[FAN FICTION] Quattro anni e ancora ricordo ...

Scritta da (¯`• »Jessy« •´¯)

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    Quattro anni e ancora ricordo ...


    by (¯`• »Jessy« •´¯)



    Quattro anni ... quattro lunghi anni sono trascorsi dal giorno in cui due angeli sono volati in cielo.

    C’è stato un incidente ... l’aereo che stava tornando da Amstead è precipitato poco a largo dell’isola di White, sulla costa inglese ... Megan e Sebastien erano tra i passeggeri ... non ci sono superstiti ...”

    Quattro anni sono passati, eppure quelle parole ancora mi rimbombano nella testa. Quattro anni e ancora ricordo.

    Coach Gunnerson aveva pronunciato quelle parole. Nella mano destra aveva una pallina, la faceva girare tra le dita. Nervoso. Addolorato. Quelle parole gli uscirono dalla bocca in un momento. Un momento che sembrava un secolo. Interminabile. Ogni parola rimbombava nella mia testa milioni di volte. Ogni singola parola era una fitta al cuore. Il Preside Bates era lì, di fianco al Coach, ma non parlò. Non ne ebbe il coraggio, o meglio non ne ebbe la forza. Poi quella pallina cadde a terra. Uno, due, tre, quattro rimbalzi. Poi le mie orecchie non udirono più nulla.
    Ricordo il mio cuore fermarsi. Ricordo di aver abbassato lo sguardo senza sapere esattamente che cosa stessi guardando. Ricordo i miei muscoli pietrificarsi. Ricordo che era come se la terra mi fosse mancata da sotto i piedi. Ricordo ...

    Ricordo Adina. Ricordo i suoi occhi spegnersi. Deglutì lentamente. Persa. Confusa. Che cosa stava accadendo? Non poteva crederci. No. Non era vero.

    Ricordo Squib. Oh Squib. Anche lui sconvolto. Anche lui non poteva credere a quelle parole. Anche lui si sentiva perso, svuotato dentro, come tutti noi.

    Eravamo al campo 4, quel campo, sempre così rumoroso, urla, partite, allenamenti riempivano l’aria. Ora non più. Adesso era così dannatamente silenzioso e vuoto. L’aria era pesante, quasi insopportabile. Silenzio. Un silenzio doloroso. Un silenzio terribilmente lacerante. Svegliatemi. Svegliatemi pensavamo tutti quanti. Nessuno lo fece. No. Non era un sogno. Era tutto vero. Nessuno pianse in quel campo. Nessuno riuscì a muoversi. Nessuno riuscì a dare sfogo alle proprie emozioni. Nessuno.

    Soltanto dopo. Quando ognuno prese la sua strada ancora parzialmente inconsapevole di quanto era accaduto, qualcosa inizio a muoversi dentro i nostri cuori. Quando ognuno di noi fu solo, allora capimmo. Il mondo crollò sulle nostre spalle.

    Adina se ne stava nella sua stanza, seduta sul pavimento. Lo sguardo spento. Aveva perso un amico, ma ancor di più una sorella. Lei. Megan. Lei che l’aveva accompagnata per tutta la vita. Ora non c’era più. Adina immobile. Respirava lentamente. Aveva perso una parte di se stessa.

    Squib. Il duro dal cuore tenero. Esplose. Qualcosa si ruppe dentro di lui tanto che sentì il bisogno di esternarlo distruggendo ogni cosa gli capitasse sotto mano nella sua stanza. Nella loro stanza. La sua e di Sebastien. Il respiro affannoso e le lacrime respinte. Aveva già perso suo fratello. Ora anche il suo migliore amico. Non lo sopportava. Spaesato, spaventato, furioso con il mondo intero.

    E poi c’era Rick. Lui che non ha mai vinto una partita. Lui che non sarebbe mai entrato nel “gruppo A”. Lui era comunque parte di noi. Lui amava Megan. Lui amava Sebastien. Lui stava seduto sui grandini di quella scala che tante volte Megan e Sebastien avevano percorso. I suoi stupendi occhi azzurri erano tristi e sperduti. Guardava il pavimento. O forse il vuoto. Nemmeno lui lo sapeva. Sapeva soltanto che ora aveva una ferita sul cuore che nessuno avrebbe mai potuto guarire.

    Quanto a me. Ero nella mia stanza sdraiata sul pavimento. Intorno a me … foto. Il mio mondo! Tutte le mie fotografie che in quel momento non contavano più nulla. Le fotografie di tutti noi insieme. Le fotografie di Megan e Sebastien. Stavano li, sparse sul pavimento mentre io piangevo. Si. Io piangevo. Disperatamente e senza limiti. Non sentivo più nulla. Avevo perso ogni capacità di interazione con tutto ciò che mi stava intorno. C’ero soltanto io, il mio dolore e le mie lacrime.

    Ricordo quando ci ritrovammo al campetto abbandonato. Senza dirci nulla, ci siamo ritrovati li. Ognuno di noi aveva sentito il bisogno di raggiungere quel luogo. Quando arrivai vidi Squib e Adina seduti sulle panche. I loro sguardi a terra. Non mi videro, ma sapevano che ero li. Mi avvicinai, mi sedetti di fianco a Squib. Abbassai lo sguardo insieme a loro.

    Il sole stava calando, ormai era sera. Ma per noi era già calato. Era scomparso nel momento in cui due angeli sono volati in cielo. Nulla sembrava avere un senso. Il tempo si era fermato. I nostri cuori sembravano battere contro la nostra volontà.
    - Come faremo a superare tutto questo … - avevo bisogno di una risposta a questa domanda, ne avevo disperatamente bisogno
    - Non lo so … ma … ci riusciremo – Squib riuscì quasi a confortarmi, ma avevo seri dubbi al riguardo, forse anche lui ne aveva. Forse l’aveva detto soltanto per convincere se stesso.

    Poi l’abbraccio, tutti e tre ci stringemmo in un lungo abbraccio confortandoci a vicenda mentre le immagini di Megan e Sebastien continuavano a passare davanti ai nostri occhi. Come superarlo?

    Dio ancora vedo Sebastien, il suo sorriso. Era così bello. Era così confortante. Lui era sempre pronto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno. Era sempre pronto ad ascoltarti e a consigliarti.

    E poi Megan, la sua risata, felice e spensierata. La sento ancora. La vedo ancora ridere davanti a me. Mi manca. Mi mancano immensamente entrambi.

    Adesso siamo qui. Io, Squib e Adina. Davanti alle tombe di due angeli. Davanti ai nostri amici.
    Le lacrime ci rigano il viso. No. Non ce la faccio. Quattro anni sono trascorsi. Li sento con me. Li sento vivere dentro di me. Ma mi mancano. Immensamente, infinitamente.
    Squib mi abbraccia. Piango. Squib piange. Adina piange. Dolore. Lacerante. Ancora una volta. Sarà così per sempre.

    Il ricordo di loro è così bello e terribile allo stesso tempo che ti spezza il cuore. Ogni sorriso, ogni parola sono impressi nella nostra mente e nel nostro cuore. I ricordi sono vivi. Ci fanno sorridere. Ci fanno male.
    Nulla è più come prima. Nulla lo sarà mai. Ma loro vivranno per sempre insieme a noi.
    Ancora un abbraccio. Ancora una lacrima. Ancora un dolore al cuore. Poi il vento si alza. Una brezza leggera accarezza i nostri volti. Sono loro. Sono qui.
    Megan e Sebastien.
     
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  2. evelyn@dreamer
     
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    E' meravigliosa, complimenti! Tristissima, certo... ma molto bella.
    Ma secondo me si dovrebbero srivere più ff... come dire "allegre" su di loro... che parlino della loro vita e non della loro morte...
    Non è un obbligo nè un dovere...solo un mio pensiero...
    Un bacio, e ancora complimenti^^
     
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  3. very9090
     
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    è a dir poco stupenda...
     
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  4. jaclyn&vadim
     
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    beh stupenda.... cm tt le altre... anke io penso ke nn s dovrebbe sempre scrivere d qnd muoiono ma qnd erano vivi.... poi anke il mio è sl 1 pensiero....
     
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  5. cody204
     
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    bella fa piangere ma molto bella
     
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  6. the best avril
     
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    wow..è stupenda….emozionante,mentre leggevo ogni singola parola un brivido si espandeva dentro di me,bravixima!!!
     
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  7. Cody95forever
     
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    E' bellissima complimenti... Piango come ua fontana, ma è bellissima!
     
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  8. Lady_Desy
     
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    è bellissima... molto triste... in un certo senso mi rivedo in questa ff, anche io ho dovuto sopportare tutto questo e ancora non riesco ad uscirne.. è così straziante pensare a queste cose... si sente il cuore esplodere e il mondo spegnersi...
     
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7 replies since 27/8/2007, 12:44   379 views
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